U siattu i da jiazza

Soccorso 2011 on Flickr.

I “vecchi” – o, come ipocritamente si definiscono oggi, gli anziani – sono sempre gli stessi, come lo stesso è “ru siattu a ra jazza”. Cambiano i discorsi: oggi parlano di pensioni, di tiket sanitari e di televisione… mentre allora parlavano della guerra, “i du siminatu” e dei raaconti degli emigrati.
Ma c’è un’altra cosa che è profondamente cambiata e che mi rattrista ogni volta che fotografo i “vecchi”: intorno a loro non ci sono più i bambini! I bambini che una volta pendevano dalle loro lbra per sapere le cose del mondo, oggi hanno la televisione… Oggi i “vecchi” nemmeno litigano più tra di loro, non ne vale la pena, non c’è nessuno intorno per i quali valga la pena di avere ragione, non c’è più nessuno che racconterà nelle case della loro supremazia nella discussione. Nessuno andrà più in giro a dire: l’hadi ammutatu, dua paroli e l’ha fattu stari citu!

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