Ciò che vedo con la mente è invisibile agli occhi

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Rettangoli di Memoria

Reperti 2

E poi arrivano, dal passato remoto, pagine straordinarie di storia locale sulle quali ci si può sbizzarrire a scrivere per anni. Il contenuto di questo regio decreto ci regala spunti per una serie di considerazioni che attengono alla nostra storia attuale molto più di quello che potrebbe apparire ad una prima lettura. La parte interna, la seconda pagina del decreto ci porta ad un mondo politico, sociale ed economico che per le generazioni odierne sono fuori dalla realtà. Solo un minimo di senso storico o comunque una sufficiente attitudine alla contestualizzazione storica possono fornire le giuste coordinate per un’utile comprensione della reale portata del documento per la nostra comunità. Avere una esatta percezione della dimensione da cui proveniamo è l’unico metodo utile e corretto per capire la nostra dimensione attuale. Per quanto mi riguarda credo di assolvere al mio compito più immediato che credo che sia quello di salvare nella memoria virtuale e digitale per trasmettere alle generazioni future una fruizione che il supporto cartaceo non potrebbe purtroppo assicurare. Ovviamente, ancora una volta non mi rimane che ringraziare immensamente chi mi ha ritenuto degno depositario di questo documento. Un grazie anche a nome di chi oggi potrebbe non vederne la reale importanza e soprattutto a nome di tutti coloro che nel futuro lo utilizzeranno per completare un quadro storico della nostra comunità che ad oggi è ancora tutta da scrivere.

Il nuovo potere

In principio il potere fu della clava della sopravvivenza.
Poi venne il tempo della spada della sopraffazione.
Venne alfine il potere della parola e della rivoluzione,
che, ahimè, è riuscita lì dove la clava e la spada avevano fallito:
Aprire la strada per il potere della “CAZZONAGGINE”!

E sempre allegri bisogna andare
Che il nostro piangere fa male al Re…

Reperti

Marca di riscontro certificati degli anni 30 del secolo scorso

Ogni tanto, e soprattutto quando non te lo aspetti, riaffiorano dal passato reperti di un mondo che le nuove generazioni possono soltanto provare ad immaginare. Reperti che nella memoria della mia generazione scatenano una serie di fuochi d’artificio di collegamenti con cose, persone, atmosfere, suoni e discorsi che trovano spazio e razionalità soltanto nella mente di chi ha vissuto quel mondo da cui il reperto proviene. È come fossili viventi riaffioriamo insieme all’oggetto trovato. È una semplice marca per i certificati comunali ti riporta all’odore dell’inchiostro di china nei calamai aperti su una scrivania piena di carte e di raccoglitori; alla voce di persone che ti parlavano senza alzare gli occhi dal foglio su cui scrivevano, alla visione di persone con la giacca e il cappello anche d’estate e allo scalpiccio delle scarpe chiodate sui gradini di pietra. Non è la nostalgia di un mondo che sai non ritornerà mai più ma è piuttosto un ritrovarsi, anche se solo per pochi istanti, in quel mondo che usava le Marche per i certificati; rivivere per un istante un mondo che, nel bene e nel male, è parte di te. Un grazie veramente di cuore alla persona che mi ha fatto, stasera, questo regalo.