IL MATERIALE E L'IMMAGINARIO NELLA CULTURA DEL MARCHESATO CROTONESE

Le stazioni della memoria

Ci sono stazioni nella memoria e della memoria: quelle nella memoria riportano indietro nel tempo e fanno rivivere storie dimenticate e destinate all’oblio dell’irrilevanza… cosa vuoi che importi al mondo del primo viaggio di un bimbo di 5 anni sulla littorina che da Crotone portava a Petilia Policastro. E anche il bambino diventato adulto non ritiene importante quel viaggio che portava in una campagna che non avrebbe mai più rivisto. E invece ecco che la stazione nella memoria diventa una stazione della memoria da dove partire per un viaggio a ritroso in una rete ferroviaria dei ricordi le cui destinazioni sono persone, cose, avvenimenti che diventano stazioni da visitare e da recuperare al tempo presente. Le stazioni nella memoria diventano un punto ideale dove fermarsi a guardare i treni dei ricordi che diventano sempre più nitidi al loro arrivo e sempre più sfumati al loro allontanarsi… un bambino e sua […]

Si cc’è, CC’È …si u cc’è, u CC’È!

Ogni tanto leggo su alcuni stati facebocco parole di meraviglia e in alcuni casi di assoluto sconcerto relative alla constatazione che ancora oggi esistano imbecilli, stupidi,  cazzoni,   tamarri, maleducati, zzozzoni, e magari anche cretini. La meraviglia ancora più grande è legata al fatto che questi si possano trovare su facebocco…facendo trasparire un pregiudizio di fondo difficile da estirpare: se uno sa leggere e scrivere non può essere tutte o alcune delle cose elencate sopra! E con questo si evidenzia un pregiudizio ancora peggiore che esisteva ancora  prima dell’invenzione  di facebocco: la maleducazione e la tamarria come figlie dell’ignoranza! Assolutamente falso… e basta osservare bene il mondo per scoprire che è pieno di dottori cazzoni e di contadini analfabeti ma educatissimi! I nostri nonni carcagnuti ma fini, del resto lo hanno sempre detto: A signuria u ra fanu ne ri scoli e ne ri sordi…..a signuria nescia ddi  d’intra ….e […]