Un mondo capovolto

In un angolo… nella mia mente on Flickr.

In un angolo… nella mia mente c’è sempre una visione di un mondo capovolto, migliore del mondo in sù, dove sono riposte le atmosfere rarefatte di cose semplici che stanno lì senza uno scopo definito, senza per forza una ragione, senza la necessità di un creatore diverso dalla mia fantasia.

E’ il rifugio dalla stanchezza di un mondo pieno di scopi e di necessità… è l’ancora di salvezza nel mare tempestoso dei perchè.

Nel mondo della fantasia, la realtà non può che essere… alla rovescia, e finalmente le risposte precedono le domande… rendendole inutili!

Africa tra noi (Siccità)

Africa tra noi on Flickr.

Ci sono immagini che evocano realtà e situazioni lontanissime da noi. Quando ho visto questa scena ho immediatamente realizzato le coordinate fotografiche senza pensare ai riferimenti geografici, ambientali e culturali che questa avrebbe potuto rappresentare nel momento della riflessione successiva. Ma succede sempre così:
E’ la mente che riesce a vedere con largo anticipo quello che gli occhi percepiscono nell’immediatezza.
E la mia mente aveva già visto che quello che stavo osservando con gli occhi era il Neto; che gli animali che vi si specchiavano erano il risultato della trasformazione di quello che una volta era il fiume con la più grande portata d’acqua in Calabria, in un rigagnolo fantasma che ristagna in un letto mostruosamente grande; che tutto questo non era il risultato di una volontà soprannaturale maligna e vendicativa, ma delle azioni di uomini senza scrupoli e senza nessun altro scopo se non quello del proprio tornaconto personale; che siamo governati da gente che non riesce minimamente a ragionare in termini di razionalizzazione delle risorse, ma solo in termini di convenienza politica delle scelte o, in molti casi, in termini di soluzioni contingenti dell’emergenza:
Vista la scena, è proprio il caso di dire, “quando ormai anche questi buoi sono scappati”!
E allora forse anche il titolo è sbagliato:
Non è l‘“Africa tra noi”, che sottintende una trasformazione climatica irreversibile e un destino cinico e baro che sfoga su di noi un rancore millenario.
Sarebbe forse molto più adatto “La bellezza nonostante gli stolti”, che sottintende la vendetta di una natura che continua ad offrire visioni meravigliose nonostante la pervicacia degli imbecilli che fanno di tutto per distruggerla.
Forse è proprio questa struggente malinconia che la mia mente ha registrato prima ancora dei riflessi sull’acqua, dell’effetto specchio, del grigio uniforme, del senso di placida calma che trasmettevano gli animali nella luce del tramonto.
Forse è per questo che ho realizzato la scena in bianco e nero:
Anche la minima traccia di colore mi sarebbe sembrata un cedimento a un barlume di speranza che, purtroppo, non riesco a concedere ai miei simili…. Purtroppo!