Nebbie

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C’è un mondo dove le forme perdono i contorni e tutto diventa evanescente, inafferrabile e pure presente. È  il mondo delle nebbie che rende fantastici e misteriosi paesaggi consuetudinari e ripetitivi fino alla noia. Sono i luoghi che non guardiamo quasi mai perché, impressi nella nostra memoria con una forma precostituita, diventano “già  visti”, “sempre gli stessi”. E invece niente è  mai lo stesso, niente si ripete nel tempo… tutto merita di essere guardato come se fosse, e come in effetti è, la prima volta. Tutto merita di essere cercato, atteso,…..trovato!

La pelle del drago

La pelle del drago on Flickr.

Mi ha sempre affascinato il Krotako indurito dei Kalanchi del Marchesato che come la muta del drago cambia a seconda del tempo e delle stagioni. Un rinnovarsi automatico della pelle del mondo che non ha bisogno dell’aratro o della zappa e anzi, sembra quasi irridere gli sforzi di coloro che vorrebbero “ucciderlo” o addomesticarlo. Io credo che sia stato messo li per ricordare agli uomini ce il mondo esiste e vive da molto prima che l’uomo cominciasse a scivolarci sopra d’inverno.

Atmosfere

Atmosfere on Flickr.

La stavo aspettando, quella foschia che rende uniformi i colori e copre i particolari… Lo stavo aspettando, quel velo pietoso che mi permette di provare l’emozione di un paesaggio senza tempo che rimane a dispetto dell’arrogante padrone del mondo…
La stavo aspettando, quella nebbia rarefatta che mi trasporta nella leggerezza dell’esistenza alleggerita della zavorra della vita…
L’aspetto. ogni volta che la stanchezza diventa dolore e il vivere assume la dimensione della… fatica!