Sì nd’ha cungidatu n’atru!

E anche il 19 ha chiuso i battenti! Un altro numero che sta ad indicare una residenza “andata”. Ormai a San Mauro stanno diventando sempre di più le porte “chiuse” e sempre meno quelle “aperte”! L’altro giorno un signore ormai “diversamente giovane” mi ha fermato e mi ha detto con una punta di malinconica rassegnazione: “e ppuru Vicianzu s’ha cungidatu”…! E ti accorgi che ormai il paese è diventata una caserma dismessa dall’esercito nella quale non arrivano più reclute e rimane aperta solo per gli ultimi congedanti, finiti i quali sarà destinata a un oblio trista, forse anche angosciante, ma inevitabile… se non succedono “miracoli”

Le mani nel sacco

Quando metto le mani dentro il sacco ( letteralmente) delle diapositive o dei negativi allora emergono immagini reali e attuali di istanti e di visioni che in altri momenti rappresentavano il piacere della scoperta e l’esaltazione di aspettative che non sempre si realizzavano ma rimaneva pur sempre un momento irripetibile senza l’ausilio della macchina fotografica. Riportare sotto la luce del visore queste immagini non significa soltanto rivedere oggetti che ormai purtroppo sono sicuramente andati perduti, e in quanto tali assurgono alla dignità di reperti storici, ma significa per me personalmente un rivivere un tempo in cui cercare significava scavare alla ricerca di motivazioni che dessero un senso al ritorno… e al rimanere. E in fondo, ancora adesso, nonostante tutto, queste immagini riescono a riempire di contenuti il fosso che ho provato a scavare intorno alle mie radici.