Il paradiso dei fessi

Non sono mai stato così integralista da pensare che il mondo possa dividersi tra bene e male in modo assoluto, soprattutto perchè in quest’ottica il bene sarebbe sempre rappresentato da un’infima minoranza di santi. E’ del tutto ovvio infatti che in una visione integralista non è previsto il pentimento e quindi il peccato la farebbe da padrona. Sono però diventato un convinto assertore della divisione del mondo tra fessi e furbi, dove per furbi sono da intendersi tutti coloro che usano le loro capacità solo ed esclusivamente a discapito degli altri, ovvero i meno furbi, ovvero i fessi!
In questa visione non sono previste categorie intermedie: o si è fessi, o si è furbi!
Ora, partendo dalla considerazione alquanto ovvia che i furbi conducono una vita terrena sicuramente agiata e felice, altrimenti sarebbero fessi, si pone il problema di pensare a come tutto questo possa tradursi in termini di condizione ultraterrena: si pone ovviamente l’assunto che una vita oltre la morte sia necessaria per evitare che la furbizia e la fessaggine si tramutino in condizioni eterne.
Ponendo come fondamento il fatto che non possa neanche in questo caso il pentimento, essendo del tutto ovvio che i furbi lo utilizzerebbero per trarne un vantaggio anche nell’aldilà, si presume che si vada a finire in un posto dove la divisione si mantiene.
Ecco, partendo da questa presunzione ho elaborato una mia personalissima idea dell’aldilà.
Lo immagino come una enorme arena, un campo sportivo che essendo io interista non poteva che prendere a  modello San Siro. In questo campo i furbi diventerebbero giocatori e i fessi spettatori: furbi condannati a giocare in eterno per divertire i fessi e a quest’ultimi il premio di decidere se il gioco è divertente o meno.
Il purgatorio potrebbe essere rappresentato dal premio per il giocatore divertente: riposo!…Temporaneo ovviamente!
Qualcuno potrebbe adesso dire che è poca cosa una punizione che preveda la partecipazione a un gioco.
E io rispondo che dipende dal gioco… pensate a quelli del Colosseo!….Ripetuti per l’eternità!

Finirebbe in questo modo l’assurda pretesa consolatoria del detto popolare secondo cui anche i fessi vanno in paradiso che nasconde sottinteso che anche gli onesti vanno in paradiso…..Anche!

Inaugurazione del monumento ai caduti al Soccorso

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Inaugurazione del monumento ai caduti al Soccorso

Questa che é stata una delle mie prime fotografie a San Mauro, negli anni 70, vuole essere un omaggio a tutte quelle bellissime persone che hanno avuto la pazienza di rispondere alle mie curiosità di giovane studente. Le mattinate passate insieme agli anziani del paese, seduto “ari siatti”, intento ad ascoltare le loro storie, le loro discussioni….le loro liti, sono parte integrante della mia formazione e, nel bene e nel male, sono anche il fondamento del mio rapporto con il paese. La “cultura” che ho ricevuto da loro mi ha fatto ritrovare e riconoscere quei valori universali che non hanno confini geografici o temporali. Quando, tempo dopo ho avuto la fortuna di leggere “Cent’anni di solitudine”, di Gabriel Garcia Marquez, mi sono reso conto di aver vissuto una parte importante di quella che negli anni successivi verrà riscoperta come dimensione “Locale della Globalizzazione”. Il mio omaggio è a loro che senza saperlo….ma forse un po lo sapevano anche, in fondo venivano da quella dimensione dell’oralitá che aveva forgiato la nostra civiltà, …senza averne forse piena coscienza, avevano fatto di me quello che oggi sono felice di essere.