Con le buone intenzioni sono ricoperte le strade dell’inferno
venerdì, luglio 22, 2005
E’ tempo di bilanci:
è passato un anno dall’insediamento di questa amministrazione comunale, ed è normale che si cominci a fare un primo bilancio di quanto si è fatto e di quali frutti abbia dato il lavoro politico di supporto all’azione amministrativa.
Un anno in effetti è troppo poco per poter cambiare la situazione di un comune e siamo convinti che nessuno abbia la bacchetta magica ma proprio per questo avremmo preferito che il bilancio fosse fatto quando, come dice il Cons. De Lorenzo “nei prossimi mesi… si tratterà di avviare concretamente l’azione per cominciare a mettere in pratica quanto abbiamo progettato e organizzato in questo primo anno di legislatura”
Perché per definizione un bilancio è un resoconto di entrate e uscite, di obbiettivi raggiunti e non raggiunti, di cose fatte e di cose da fare.
In senso figurativo significa “esaminare quanto è stato fatto di un lavoro e quanto resta da fare, valutare gli aspetti positivi e quelli negativi, quelli favorevoli e quelli sfavorevoli di un’attività o di una esperienza”.
Tutto questo presuppone che esistano elementi favorevoli e sfavorevoli e il compito di un bilancio è quello di valutare da quale parte penda il piatto della “bilancia”.
Ora, per quanto è dato sapere, i buoni propositi non hanno un peso tale da far pendere il piatto da una parte piuttosto che dall’altra, ma sono semmai soltanto il presupposto degli eventuali successi.
Avere buone intenzioni, insomma, non è considerato un risultato e non migliora di una virgola la vita dei cittadini se a queste non si accompagnano fatti concreti.
E i fatti concreti sono quelli sotto gli occhi di tutti:
Una fontana, e un Sito Internet.
Una fontana incompleta e un Sito Internet da rifare a gennaio con l’avvento delle “Autostrade telematiche” e magari con il supporto di quei consorzi a cui già l’amministrazione Frandina aveva aderito con quota associativa.
Tutto il resto è da ascrivere o al capitolo delle buone intenzioni, o al capitolo delle opere da iniziare o a quello del “portate a termine” o ancora, al capitolo dell’ordinaria amministrazione.
Tale infatti sono da considerare il Piano Strutturale e la creazione del laboratorio di informatica con accesso ad internet veloce, il potenziamento dei servizi ambulatoriali, quali l’attivazione del servizio di endocrinologia e chirurgia generale, e il sostegno alle attività scolastiche come la messa a disposizione di autobus e personale comunale o la partecipazione a iniziative scolastiche. Ne si può considerare un risultato raggiunto la “Casa di alcune Associazioni” visto che l’ex Municipio doveva diventare, nel programma del Sindaco, il Museo del manoscritto. Tutto questo rientra semmai in quell’ordinaria amministrazione, magari virtuosa, ma sempre ordinaria.
I fatti concreti sono invece molto meno ordinari:
– A un anno dall’inizio dei lavori, il campo sportivo con gli annessi e connessi non è ancora completato;
– Il metano per adesso ha prodotto solo crocette rosa sui muri;
– Largo Chiesa Matrice è ancora nella fase della “validazione”;
– Il Ponte Ciccione si sta riempiendo sempre di più ma solo grazie a materiali di risulta;
– Il traffico è sempre più intasato.
Molto più realistico il bilancio del Capogruppo della Margherita in Consiglio Comunale che rinvia i “sogni” dopo la soluzione dei problemi quotidiani dei cittadini anche perché con i tagli che le finanziarie stanno producendo sulle gia scarse finanze dei comuni non si prospettano tempi rosei.
Anche qui però le buone intenzioni la fanno da padrona.
Ed ecco allora il proposito di istituire finalmente le commissioni consiliari, e l’istituzione di una controparte dei cittadini nel settore urbanistico (a proposito: ma che significa?).
Quando nei bilanci si insinuano anche i lapsus freudiani dei giornalisti allora la cosa si aggrava e ne esce fuori che la Margherita nelle ultime due tornate amministrative ha “avuto il consenso della maggioranza dei Sammauresi”: qui si va oltre le buone intenzioni, qui nel bilancio si inseriscono le aspirazioni (di chi?) e si dimenticano i numeri(i voti).
E siccome nel bilancio di I. Mauro si parla anche di un aumento dei circoli della Margherita vorremmo fare una domanda benevola ma anche un po’ provocatoria:
non è che questi Circoli sono il nome nuovo delle vecchie correnti Democristiane?
Un ultima considerazione riguarda gli estensori dei bilanci:
abbiamo visto due bilanci, tutti e due di esponenti della Margherita…
A quando un bilancio della parte di Alleanza Nazionale, il partito che esprime il Sindaco?